In molti concordano che il massaggio sia una delle tecniche più adeguate per combattere l’inestetismo della cellulite… ma quale?
Diverse sono le tecniche e spesso vanno abbinate con i giusti prodotti anticellulite oppure i macchinari. Insomma, ce n’è di che informarsi, per chi vuole ricevere un massaggio anticellulite efficace e per chi vuole diventare un massaggiatore esperto nel settore.
Come agiscono i massaggi contro la cellulite
E soprattutto, funzionano? Prima di tutto, è bene sapere che il massaggio è considerato la tecnica primaria per diminuire gli inestetismi dovuti alla cellulite.
Non esiste un vero massaggio anticellulite, bensì diverse tipologie di manipolazione e massaggio, che agiscono in senso drenante sul circolo linfatico.
Per ridurre la circonferenza adiposa e l’aspetto della pelle a buccia d’arancia, alcuni massaggi con movimenti circolari, vanno ad agire sul sistema linfatico, sbloccandolo nei casi in cui si crea un malfunzionamento, causando la comparsa della cellulite.
Le scorie di tale sistema, se non vengono smaltite, tornano nei tessuti, con un ristagno dei liquidi tra le cellule di grasso del corpo, che andrà a creare l’effetto a buccia d’arancia a partire dalla cattiva circolazione sanguigna e linfatica.
La cellulite che va a ristagnare può essere edematosa, sclerotica o fibrosa. È bene capire quali siano le cause della sua comparsa, per scegliere anche i metodi migliori per curarla.
Se arriva per uno squilibrio ormonale o per un danneggiamento dei tessuti connettivi, è bene predisporre anche altre terapie oltre ai massaggi. Uno stile di vita scorretto, invece, può trarre molto giovamento da un cambio di abitudini e un ciclo periodico di massaggi anticellulite.
- La cellulite edematosa è al primo stadio e compare di solito per cause costituzionali, ereditarie e possibili disfunzioni ormonali. I vasi sanguigni perdono di elasticità e non irrorano il tessuto adiposo, causando il ristagno dei liquidi.
- La cellulite fibrosa è quella al secondo stadio, quando le protuberanze sono evidenti sulla pelle e il ristagno dei liquidi è costante. Il tessuto adiposo diventa fibroso, rendendo la pelle dura. Sono sempre consigliati in tal caso, massaggi che riattivino la circolazione.
- La cellulite sclerotica, è quella che rende la pelle densa di avvallamenti e protuberanze, con dolore al tatto. Le cellule di adipe sono numerose e voluminose, con le fibre che si irrigidiscono e schiacciano le terminazioni nervose. Insomma, uno stadio avanzato e da prevenire.
Massaggi linfodrenanti
Il drenaggio linfatico manuale, ideato negli anni Trenta dal medico Vodder, sperimenta la riattivazione della linfa per evitare gli accumuli di impurità, la comparsa di linfonodi ingrossati e cellulite.
Questa tipologia di massaggio anticellulite e drenante è in grado di favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso nel corpo, grazie ad un’azione linfodrenante che rimuove gonfiori o edemi.
Agisce in superficie, con movimenti leggeri e a spirale, per riattivare la circolazione linfatica nella zona dove viene esercitata la pressione utilizzando dita, mani e pollici.
I movimenti che lavorano sui vasi linfatici, vanno verso le stazioni della linfa: ascelle, inguine, base del collo. Prima saranno circolatori e poi prevedono un lavoro di “impastamento”, seguito da pizzichi in tutte le direzioni per aprire la cute e permetterle di respirare, eliminando le tossine.
Massaggi connettivali
Effettuato per agire in profondità nella muscolatura, il massaggio connettivale provvede ad una pressione intensa sulla cute. L’obiettivo è quello di allungare lo strato di tessuto connettivo che contiene le cellule grasse, le quali rendono la cellulite visibile all’esterno.
Il massaggiatore connettivale inizia con una palpazione che rileva le alterazioni, eseguendo delle pressioni e trazioni del tessuto, in modo crescente, eseguite dall’alto verso il basso utilizzando i polpastrelli. La cute andrà così manipolata e modellata, per ritornare allo stato originale. Nello stiramento si agisce anche con gomito e polso, in un ritmo costante.
Tale pressione produce nuovo collagene e riempie gli spazi vuoti della cosiddetta buccia d’arancia, favorendo anche la circolazione e la tonificazione dei muscoli.
I massaggi connettivali sono indicati anche nei casi di stress e tensioni muscolari, oppure nei casi di trattamenti su organi ben definiti, tramite l’azione congiunta del massaggio anticellulite sui tessuti e l’azione riflessa di benessere (massaggio riflessogeno).
Pressoterapia
Simile alla tecnica del linfodrenaggio, la pressoterapia viene eseguita con dei gambali e si pratica solo agli arti inferiori per contrastare la cellulite ma anche ritenzione idrica e problemi circolatori.
Viene praticata con un’apparecchiatura che stimola la circolazione venosa e linfatica, migliorandola e contrastando gli inestetismi che derivano dalle sue difficoltà.
Le apparecchiature di pressoterapia effettuano delle pressioni ai tessuti, drenando il liquido interstiziale interno, liberando le scorie delle cellule. Il “segreto” sta nella pressione che non è contemporanea su tutta la superficie, bensì secondo una sequenza ben definita, che segue la circolazione linfatica e sanguigna. Tale sequenza agevola l’entrata del liquido linfatico nei vasi linfatici, riattivando il percorso naturale ed evitando “blocchi”.
Si applica spesso in associazione con altri trattamenti estetici o terapie medico-sanitarie, specie nei casi in cui i problemi circolatori siano notevoli. Sconsigliato in presenza di varici o di flebiti, il massaggio di pressoterapia andrebbe eseguito secondo un ciclo di trattamento di circa 12 applicazioni totali, distribuite su due volte la settimana.
La tecnica dell’Endermologie
Innovativa tra i massaggi contro la cellulite, nasce dalla ricerca francese nel settore. Molti centri massaggi ed estetici l’hanno adottata, per la sua capacità nel ridurre gli accumuli di adipe sottocutanei, a vantaggio di un trattamento anticellulite completo.
Ma sulla sua reale efficacia ci sono dei dubbi…
Il trattamento di lipomassaggio di Endermologie utilizza una macchina per massaggiare la cute, migliorando la circolazione ed eliminando le cellule di grasso, tramite uno speciale rullo che disperde gli accumuli di grasso e lo rende fruibile dall’organismo per essere assorbito.
Scioglimento dei grassi, produzione di collagene… tutto sembra funzionare, però a parte la perdita di “centimetri”, la cellulite non viene modificata sostanzialmente, nella maggior parte dei casi.
Massaggi ad infrarossi
Alcuni centri specializzati nella cura della cellulite utilizzano apparecchi appositamente progettati per questa tipologia di massaggio anticellulite.
Molto diffusi fra gli amanti del fai-da-te, questi massaggiatori sono degli apparecchi elettrici dotati di tecnologia ad infrarossi, ovvero che sfruttano il calore di queste onde elettromagnetiche e le attività motrici della macchina, per lavorare contro la cellulite.
Si vendono sul mercato vantando effetti “miracolosi”, ma in realtà questi apparecchi migliorano la circolazione sanguigna e favoriscono l’espulsione delle tossine, non andando ad incidere sul sistema linfatico in profondità. I raggi infrarossi, infatti, vengono rapidamente assorbiti dagli strati superficiali della pelle, con un potere di infiltrazione limitato.
Il massaggio anticellulite di questi apparecchi è circolare e, al limite, deve essere utilizzato in modo costante e seguendo un iter ben preciso, per poter dare qualche risultato ed evitare controindicazioni o eritemi.
I costi delle varie tipologie di massaggio anticellulite
I prezzi medi per dei massaggi mirati possono sicuramente variare in base al centro estetico, al massaggiatore libero professionista, ai macchinari impiegati… quindi, si possono fornire solo delle indicazioni di massima, per le diverse tipologie.
Se un massaggio linfodrenante o connettivale ha un costo a partire da 50 euro circa, la pressoterapia può salire di costo, fino ad arrivare al massaggio di Endermologie al costo di circa 100 euro.
Solitamente, il massaggiatore o il centro massaggi, predispongono però dei pacchetti sconto sui massaggi anticellulite, con dei forfait spesso convenienti per dei trattamenti prolungati.
Certo, il costo è importante, ma ancora di più è fondamentale trovare un bravo massaggiatore, esperto nel settore dei massaggi linfodrenanti o di pressoterapia, che non sia un massaggiatore olistico o di tecniche orientali, predisposto quindi ad altre funzionalità. Senza badare troppo alle spese ma ai risultati che si otterranno.
Ogni quanto fare i trattamenti anticellulite
Il massaggio anticellulite andrebbero effettuato almeno 2 volte a settimana, per un periodo che può durare minimo un mese.
Si tratta di un ciclo ottimale di trattamenti anticellulite, da abbinare con cosmetici adeguati e un’alimentazione priva di grassi, sale in eccesso, zuccheri e altri alimenti che favoriscono la ritenzione idrica e l’accumulo dei grassi. Al contrario, vanno incoraggiati i cibi che contengano flavonoidi e bromelina (ananas, tè verde, mela rossa, etc.), delle sostanze che aiutano la pelle a mantenere l’elasticità.
Il massaggio anticellulite rappresenta una soluzione temporanea, infatti, se non vengono coadiuvati da uno stile di vita e di alimentazione che prevenga la formazione della cellulite.
Anche per questo, l’attività fisica costante, in abbinamento, è importante per non arrivare solo a rimodellare la cellulite presente, ma ad eliminarla ed impedirne la comparsa.