Come fare un massaggio linfodrenante alle gambe secondo le tecniche manuali? Il drenaggio linfatico su cosce, gambe e piedi è fra i più richiesti dai pazienti ed è spesso tra i più apprezzati. Se ben fatto, il linfodrenaggio alle gambe reca sollievo in una molteplice serie di casi, da quelli più strettamente medici, come edemi post-operatori, fino ai casi di inestetismi o malesseri, come gonfiore e cellulite.
Il risultato dei trattamenti linfodrenanti, se eseguiti con costanza e in numero adeguato, si farà sentire e i pazienti avranno modo di rendersi conto dei grandi benefici dei massaggi manuali.
Per questo motivo, un bravo massaggiatore deve sapere fare una cura linfodrenante alle gambe con abilità e sicurezza. Deve conoscere in modo approfondito il sistema linfatico del corpo umano; deve avere, tra le sue competenze principali, almeno il metodo Vodder e il metodo Leduc per il linfodrenaggio; deve saper consigliare il suo paziente e guidarlo nel suo percorso di cura.
Quando serve un massaggio linfodrenante
C’è una grande varietà di casi in cui in un massaggio linfodrenante alle gambe può essere utile e la domanda questa forma di terapia è in aumento.
Tra i casi di prescrizione medica rientrano, ad esempio:
- edemi legati a patologie neurologiche
- infiammazioni reumatiche
- trattamenti dopo un’operazione chirurgica.
La lista di casi in cui un massaggio linfodrenante alle gambe può aiutare o ridurre i sintomi, insieme al resto della terapia medica – è molto ampia:
- Insufficienze venose e disturbi circolatori
- traumi articolari e muscolari, distorsioni
- lesioni ai tendini, esiti di fratture, interventi di endoprotesi, artrosi.
I trattamenti estetici
I massaggi alle gambe sono richiesti anche da un più largo pubblico di persone come trattamenti estetici e di sollievo. Le donne, ma non solo loro, lamentano sempre più spesso gonfiore alle gambe, senso di stanchezza, problemi di circolazione e di cellulite. La pandemia ha peggiorato la situazione: lo smartworking ha favorito stili di vita sedentari, molte persone hanno perso buone abitudini come andare in palestra o in piscina e praticare il proprio sport preferito.
Anche a causa del lockdown, sono aumentati gli italiani in sovrappeso e sono più diffuse cattive abitudini alimentari, che non aiutano lo stato generale di salute né il sistema cardiocircolatorio e linfatico.
Il buon massaggiatore presterà attenzione, prima e dopo il trattamento, a osservare il suo paziente, a condurre un’anamnesi per conoscerlo meglio e a dargli dei consigli utili, dalla scelta dell’abbigliamento e delle calzature sino alla giusta alimentazione.
Cosa fare prima del massaggio
Dopo aver verificato che non ci siano controindicazioni al trattamento, il massaggiatore consiglia al paziente un abbigliamento adatto al massaggio, per esempio evitando di indossare slip stretti e attillati, che ostacolano la circolazione dei liquidi, evitando gambaletti e calzini stretti anche dopo la seduta.
Un buon massaggiatore prevede la possibilità di coprire le gambe del paziente prima o dopo la seduta, perché la temperatura del corpo potrebbe cambiare e il primo obiettivo, sempre, è dare benessere alla persona in tutti i modi.
I consigli di base prima di iniziare il massaggio:
- osservare le gambe del paziente, verificare che non ci siano ferite o infezioni
- partire sbloccando il sistema linfatico all’altezza del collo.
Le tecniche linfodrenanti chiedono il trattamento a mani nude e asciutte, ma se la pelle del paziente fosse troppo secca, alcuni esperti consigliano di ammorbidire le mani, senza esagerare, con una leggerissima crema idratante.
Massaggio linfodrenante alle gambe con il metodo Vodder
Il metodo Vodder è forse la tecnica più conosciuta per il massaggio alle gambe sotto il profilo del sistema linfatico. È un linfodrenaggio manuale che si contraddistingue per una pressione dolce, mai troppo forte, che agisce sugli strati cutanei e sottocutanei e non sulla fascia muscolare.
La pressione che esercita il massaggiatore varia, ma non è mai oltre i 30-40 mmHg e il massaggio parte dall’inguine, per scivolare leggermente negli strati immediatamente successivi.
Il metodo Vodder prevede tre fasi principali:
- preparazione delle stazioni infonodali
- recupero
- mobilizzazione.
Il massaggio, in sintesi, mira a svuotare i vasi linfatici, di recuperare e drenare i liquidi per favorire una circolazione linfatica più armonica. Le mani esercitano movimenti armonici e ritmici, spesso con una leggera pressione delle dita e secondo massaggi circolari. È importante che il massaggio sia lento e che eviti passaggi bruschi.
Massaggiare gli arti inferiori con il metodo Leduc
Il metodo Leduc è previsto come drenaggio linfatico manuale e come drenaggio venoso, con due tecniche diverse. Fare un massaggio linfodrenante con il metodo Leduc richiede, come per la tecnica Vodder, una manualità molto sensibile, in grado di modulare la pressione sul corpo senza eccessi.
Il massaggiatore pone le mani in senso perpendicolare rispetto alla gamba e usa una direzione prima centrifuga e poi verso il centro. L’obiettivo è sempre stimolare la circolazione linfatica e riequilibrarla, agendo con interventi che vanno prima a svuotare e poi a riempire i vasi linfatici.
Come per il metodo Vodder, anche in questo caso il massaggiatore consiglia il paziente in anticipo sull’abbigliamento adatto in caso di seduta, verifica che non ci siano controindicazioni importanti al massaggio, controlla che le gambe non abbiano escoriazioni o infezioni, casi in cui il drenaggio non è consigliato.
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Massaggi drenanti alle gambe con altre tecniche
Esistono altri tipi di massaggi drenanti alle gambe, anche se meno diffusi dei metodi Vodder e Leduc. Alcuni nascono all’interno delle discipline orientali ma tutti richiedono, per un buon risultato, le mani di un massaggiatore esperto:
- massaggio drenante Ayurvedico
- massaggio drenante Shiatsu Namikoshi
- massaggio Tui Na.
Alcuni studi citano altri trattamenti che possono aiutare il sistema linfatico come il massaggio olistico, il massaggio californiano, il massaggio Lomi Lomi.
Controindicazioni massaggio linfodrenante alle gambe
In individui sani un massaggio linfodrenante alle gambe non ha controindicazioni. Se il trattamento è di natura medica, è lo specialista, per esempio dopo un’operazione, a consigliare il massaggio e e l’anamnesi del paziente è stata accurata.
Se lo scopo della seduta è di natura estetica, bisogna comunque verificare che non ci siano controindicazioni legate a malattie importanti, come
- patologie cardiache
- tumori
- presenza di ustioni sulla pelle
- disturbi asmatici.
Gli studiosi sconsigliano il massaggio linfodrenante anche in caso di ipotensione e ipertensione.
Il massaggio linfodrenante alle gambe secondo il metodo Vodder è in genere accessibile alle donne in gravidanza, ma sarà la stessa paziente a consultarsi con il proprio medico e ginecoloco e controllare se, oltre allo stato di dolce attesa, ci siano altre condizioni di salute da tenere presente.
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