Analisi bioenergetica
Quando si è di fronte ad una situazione di disturbo o di malattia il nostro organismo cambia, ed inevitabilmente, se è in grado, trova degli adattamenti all’ambiente interno ed esterno con il fine di ritrovare un nuovo equilibrio psico-fisico e così poter continuare a vivere con il minimo sforzo e il massimo rendimento.
Nella comparsa di alterazioni fisiologiche, la risposta corporea spesso risulta essere non traumatica perché il processo è caratterizzato da adattamenti graduali previsti ed attesi. Al contrario, ad ogni “ferita” o trauma, sia esso fisico o psicologico, non sempre ed immediatamente si riesce a trovare quelle risposte e difese di adattamento corporeo, emotivo e comportamentale. Lo stress, per coloro hanno ritmi eccessivi e continuativi che superano le resistenze psico-fisiche, è diventato oggi un forte fattore di rischio di disturbi psicosomatici.
Per tale motivo la psicoanalisi bioenergetica, gli esercizi, il massaggio bioenergetico, qualora ci sia la richiesta di aiuto della persona, può essere il mezzo terapeutico per una graduale risignificazione della identità corporea e psico-emozionale. Quindi, ritengo che la conoscenza della bioenergetica da parte di un massaggiatore olistico professionale che abbia conseguito un corso massaggio specifico sia fondamentale per aiutare le persone a stare bene.
Ma quanti sanno che cosa è la bioenergetica?
Nella prima parte dell’articolo risponderò all’interrogativo, mentre nella seconda parte spiegherò l’intervento operativo del massaggiatore sul cliente con un approccio bioenergetico.
La bioenergetica è un metodo che combina terapia corporea e psicoterapia verbale messo a punto da Wilhelm Reich e rielaborata dal paziente e allievo Alexander Lowen, psicoterapeuta e psichiatra americano, il quale nella prima metà del 1900 studiò la personalità dell’individuo dal punto di vista dei processi energetici indispensabili per la vita e per tutte le attività umane.
Attraverso specifici esercizi fisici, tecniche respiratorie, posizioni, mobilizzazioni e manovre di massaggio basati su contatti corporei, scivolamenti, frizioni controllate, pressioni dosate, vibrazioni, ecc., si ricerca l’integrazione mente-corpo e l’equilibrio energetico utile anche in ambito sociale e relazionale in cui il piacere e la gioia di vivere fanno da padrona; si cerca di lavorare sulle inibizioni di quei processi difensivi, i “blocchi energetici”, che limitano le possibilità espressive dell’individuo.
Questi, secondo Lowen, sono manifestati a livello fisico dalla rigidità corporea, chiamata “corazza muscolare”, e a livello psicologico da tutti quegli atteggiamenti atti a bloccare il corso delle emozioni e sensazioni organiche, sia positive, come l’eccitazione, sia negative, come i conflitti, la rabbia, la tristezza l’angoscia, la “corazza caratteriale”.
L’energia vitale non scorrendo liberamente, si ferma in alcune parti corporee che diventano sede di tensioni e conflitti emotivi. La cronicizzazione di questo meccanismo di difesa alle provocazioni dell’ambiente esterno, che si struttura a partire dal primo anno di vita, impedisce il raggiungimento o la conservazione della propria integrità, identità corporea ed emotiva e creatività, portando in fase adulta ad un indurimento del carattere, ad una diminuzione della comunicazione e della percezione del piacere di vivere.
L’analisi bioenergetica è stata sviluppata per aiutare le persone a liberarsi dal peso della corazza muscolare e caratteriale.
Il massaggio bioenergetico può essere definito un tipo di massaggio personalizzato, adattato ai bisogni sia fisici che psichici. Prima si eseguilo l’operatore, attraverso una lettura corporea, deve non solo individuare e trattare le zone rigide, ma considerare anche la tipologia fisica e caratteriale a cui prevalentemente appartiene il cliente secondo lo schema di Lowen (schizoide, orale, psicopatico, masochista, rigido), al fine di indirizzare l’intervento e differenziare le manovre di massaggio per contatto, pressione e ritmo. Quindi, le persone sono trattate sulla base della loro armatura caratteriale, delle “cinture” corporee bloccate e dei processi energetici che li sorreggono. Secondo Lowen, ogni individuo presenta una predominanza di una o più caratteristiche di cinque tipologie caratteriali e mai appartiene solo ad una di esse.
All’intervento eseguito dallo psicoterapeuta, il massaggiatore olistico può aiutare la persona a ripristinare il normale flusso energetico rendendolo consapevole del rapporto esistente tra postura-motricità ed emozioni. I benefici del massaggio bioenergetico sono molteplici e vanno dalla percezione degli schemi respiratori (lavorando sulle zone bloccate, torace, diaframma e pelvi, la ventilazione risulterà più ampia e spontanea), al miglioramento della tensione muscolare-articolare e della circolazione sanguigna e linfatica, dall’incremento del metabolismo, della funzione digestiva e della peristalsi intestinale, al miglioramento della qualità del sonno per effetto rilassante sul sistema nervoso parasimpatico. Inoltre, il massaggio favorire il contatto reciproco, permettendo di far acquisire al cliente/paziente la consapevolezza razionale del disturbo emozionale, per poi rinforzare l’identità corporea ed emotiva e di conseguenza migliorare la vita relazionale e la sfera sessuale.
Questo tipo di massaggio risulta essere diverso da quello tradizionali principalmente perché usa mobilizzazione e manipolazioni in sincronia con la respirazione operatore/cliente aumentando così da parte di entrambi la percezione cinestetica, l’empatia, la fiducia. L’interscambio energetico ed emozionale diventa così sempre più profondo ritrovandosi spesso ad essere utile per gli altri, nella riscoperta del piacere del tatto e del proprio corpo e nella riconciliazione con esso.
L’atteggiamento mentale del massaggiatore è fondamentale
Il prestare attenzione a far eseguire una respirazione lenta e profonda al massaggiato, il percepire stimoli/risposte organiche e psichiche quando si applicano movimenti fluidi, ritmici e manovre controllate, fanno sì che il massaggio bioenergetico sia tra i tanti esistenti quello tra i più qualitativi.