In questi anni di lavoro e formazione mi sono sentito rivolgere alcune volte questa domanda:
“Esiste un massaggio per migliorare il sonno, qualcosa che lo possa conciliare?”
Devo ammettere che in un primo momento non ho dato molta importanza alla questione e la ritenevo poco interessante, poi a un certo punto ho iniziato a chiedermi se effettivamente questa domanda poteva trovare una risposta degna di nota.
La Fisiologia del Sonno
Cosa succede nel nostro corpo quando dormiamo, chi regola questo delicato ma vitale meccanismo?
Consideriamo che riposare è come dicevo di vitale importanza per permettere a tutto il nostro sistema di ricaricare le pile e sappiamo bene cosa ci succede quando non abbiamo la possibilità di dormire in maniera esaustiva; basta pensare al fatto che la privazione del sonno è uno dei metodi di tortura per estorcere informazioni!
Numerosi studi hanno spiegato come funziona a livello elettrico il nostro cervello attraverso l’utilizzo dell’elettroencefalogramma; quando ci troviamo a riposo, con la mente completamente rilassata e gli occhi chiusi, la componente più rilevante consiste di una serie regolare di onde, le quali costituiscono il nostro “ritmo alfa”.
Quando all’opposto siamo concentrati su qualcosa per via di una soluzione a un problema o per uno stimolo sensoriale, si verifica un blocco di questo ritmo alfa che è un fenomeno correlato con lo stato di risveglio e allerta.
Esistono due tipologie di sonno e rispettivamente sono identificate in fisiologia come sonno REM, da rapid eye movement, letteralmente sonno con rapidi movimenti oculari e sonno non-REM o sonno a onde lente. Caratteristica fondamentale del sonno profondo è un quadro di onde lente ritmiche che indicano la presenza del ritmo alfa di prima.
Riassumendo e sintetizzando ciò che si evince da questa spiegazione è che nel sonno REM in buona sostanza stiamo sognando mentre nel sonno non-REM stiamo dormendo profondamente.
Collegamento tra Sonno e Massaggi
Caratteristica fondamentale per poter promuovere questa situazione è senza ombra di dubbio la quiete, intesa non come spazio di quello che ci circonda ma la nostra quiete, quella interiore, quella che ci fa vivere sereni, in pace. Il motore primario di questa quiete interiore è il nostro inconscio, quella parte di noi che non riusciamo a controllare ma solo a influenzare con i pensieri più profondi.
Anche in questo caso abbiamo una spiegazione scientifica alla base perché questo inconscio ha un nome e un cognome a livello fisiologico nel nostro organismo e si chiama sistema nervoso autonomo.
Questo complesso ma affascinante sistema fa parte del nostro sistema nervoso periferico ed è il responsabile dell’innervazione degli organi, visceri, vasi sanguigni e linfatici.
Primariamente è quel sistema che regola le nostre funzioni vitali, come ad esempio il cuore, il respiro o la peristalsi intestinale, e non è soggetto a controllo volontario e per ciò si definisce “autonomo”; funziona anche se noi non lo vogliamo e mi verrebbe da aggiungere per fortuna!
A sua volta è composto di due parti rispettivamente:
- Una parte attiva che si chiama simpatico e che lo possiamo definire come il nervo del giorno, quello che ci tiene svegli, che ci fa compiere un’azione, che ci eccita;
- Una parte più passiva o meglio di quiete che si chiama parasimpatico e che definiamo il nervo del riposo, della notte, del rallentamento dei battiti del cuore ecc ecc.
Ogni nostro organo viene innervato sia dal simpatico che dal parasimpatico che hanno una azione antagonista.
Quello che ci interessa in questo caso è chiaramente il parasimpatico che lo troviamo a livello anatomico nella scatola cranica quindi nel cervello e nel bacino all’altezza dell’osso sacro; da questi principi prende spunto anche quella branca dell’osteopatia che si chiama cranio-sacrale.
Terminata la premessa doverosa data la complessità dell’equilibrio che regola questa funziona posso affermare che esiste un massaggio che possa in qualche modo conciliare il sonno ed è un massaggio che và ad agire sulla testa.
La testa intesa come scatola cranica e non viso, perché al suo interno, abbiamo le basi di quella innervazione che ci mette in quiete.
Un massaggiatore qualificato, che ha frequentato un corso massaggio riconosciuto, sa che per ottenere un ottimo risultato il tocco dovrà essere deciso e delicato.
Il Massaggio al cuoio capelluto
Ulteriore considerazione da fare su questo è che quella parte viene considerata pochissimo da noi stessi, dedichiamo praticamente pochissimo tempo a massaggiarci il cuoio capelluto ma se lo facessimo ci renderemmo subito conto di quanti punti dolorosi ci sono, quante zone “incollate” di tessuto si presentano e quanto ne andiamo a beneficiare una volta terminato; basti pensare al piacere e alla sensazione di relax che ci provoca il o la parrucchiera quando ci fa lo shampoo.
Spero di avervi fatto innamorare di questo mondo che a me risulta sempre più affascinante e non vi rimane altro che mettere alla prova con un bel massaggio al cuoio capelluto prima di mettervi a letto tutto quello che abbiamo detto in questo articolo.