Caro Personal Trainer,
con questo articolo voglio raccontarti perché ad un certo punto della mia carriera ho deciso di intraprendere il percorso da Massoterapista.
Ho lavorato per molti anni come Trainer concentrandomi soprattutto sull’aspetto del recupero funzionale, che sottolineo è ben diverso dalla riabilitazione, ma la sensazione che avrei potuto fare qualcosa in più era sempre li che gironzolava nella mia mente; fino a che, a seguito di un brutto incidente, sono passata dalla parte dei clienti e finalmente ho capito quale era il passaggio che mi mancava, dove avrei potuto fare di più.
Ma prima di addentrarci nel vivo della questione facciamo un pò di chiarezza: chi è e cosa fa un personal trainer?
Il personal trainer o allenatore personale è quella figura professionale che gestisce individualmente o in piccoli gruppi (massimo 2/3 persone) l’attività di coloro che si avvicinano al’esercizio fisico per migliorare il proprio stato di salute o di forma; ma non solo, perché ormai da molti anni la figura del personal trainer va a coprire altre due importanti aree che sono quella dell’educazione ad uno stile di vita salutare e quella della motivazione.
Cosa fa il massaggiatore ?
Il massaggio (dal greco massein che significa “impastare”, “modellare”) è la più antica forma di terapia fisica era ed è utilizzata dai massaggiatori, per alleviare dolori e rilassare la muscolatura allontanando le tensioni e la fatica.
Oggi colleghiamo il massaggio principalmente ed erroneamente alla fisioterapia, in realtà è molto più legato alla massoterapia, alla medicina alternativa e ai trattamenti sportivi. Esistono infatti diversi tipi di massaggio che hanno differenti finalità: distensivi, sportivi, antidolore, drenanti, rilassanti etc.
Spero di averti chiarito un pochino le idee ed ora direi possiamo andare avanti. Troppo spesso la terapia manuale viene sottovalutata, soprattutto quando una persona non sta bene. Contatto, scambio energetico, comunicazione: nel massaggio tutti questi fattori si fondono.
Epidermide e sistema nervoso
Quando si tocca una persona si può stabilire un contatto con la sua mente e comunicare con il corpo dando degli stimoli alla muscolatura, agli organi interni ed ai recettori cutanei.
Prova a metterti nei panni di una persona che subisce un trauma, ti chiede di aiutarla a riprendere lo svolgimento delle sue attività quotidiane ma tu, solamente con l’attività fisica non riesci; questa persona si fida di te e non vuole andare da un’altro operatore, raccontargli quello che è successo perché dovrebbe rivivere il dolore e la frustrazione di non essere in grado di compiere quei piccoli gesti che, fino a ieri, erano il suo pane quotidiano.
Pensiamo ad un atleta che si è infortunato e deve ritornare ad eseguire quel gesto atletico; in questo caso dovremo recuperare uno schema motorio senza traumatizzare l’arto o il distretto corporeo in questione.
Come ti fa sentire quello che hai appena letto?
A me, ancora oggi, rievoca un lontano senso di impotenza!
Fortunatamente oggi ho più strumenti da utilizzare per intervenire sui miei clienti e non ho più quella sensazione di non aver fatto tutto quello che potevo: dove non arrivo con l’attività fisica, utilizzo la terapia manuale.
Attenzione, con questo non sto dicendo che, puoi intervenire in qualsiasi situazione ti si presenti. I fiosioterapisti fanno la terapia manuale, i massoterapisti fanno massaggio terapeutico con prescrizione medica e i massaggiatori che, a seconda del percorso che hanno effettuato, potranno utilizzare le tecniche imparate, dove di pertinenza.
Non fate mai più di quel che potete, il gioco non vale la candela.
Cos’è la massoterapia?
É un insieme di diverse manovre eseguite sul corpo per poter lenire dolori muscolari o articolari, allentare tensioni e affaticamento, tonificare il volume di alcuni tessuti, migliorare la circolazione sanguigna e linfatica. Ma come già accennato non si limita solo alla sfera fisica, infatti, andando a lavorare sulla sfera emozionale migliora anche il benessere psichico del soggetto.
Ai personal trainer, come ben sappiamo, non è permesso, “toccare un cliente”. Uno dei gesti più naturali che ognuno di noi compie quotidianamente “è vietato” e per delle ottime ragioni così come al massoterapista non è permesso utilizzare terapie farmacologiche, perché non è un medico.
Ma a chi istintivamente non viene da frizionare una spalla dolente? Oppure di metter mano ad una caviglia dolorante?
E allora perché non unire le due professioni?
Per me è stata una vera trasformazione, mi ha completato professionalmente ma anche personalmente.
Professionalmente perché mi ha dato degli strumenti per sentirmi più completa, personalmente perché mi sono dovuta mettere in gioco; ho dovuto riprendere in mano i libri, condividere un percorso di studi lungo con persone che non conoscevo. Ho dovuto capire se avrei avuto problemi con il contatto fisico; toccare le persone non è una cosa facile, bisogna fare i conti con tanti aspetti a cui normalmente non pensiamo.
Perché caro Trainer un conto è toccare una persona con cui hai confidenza, ma toccare uno sconosciuto innesca una serie di meccanismi fisici e mentali non indifferenti; il tatto, l’olfatto , la vista, l’ empatia, l’antipatia.
E tu mi dirai, anche quando alleni tutti questi meccanismi si mettono in allerta!
E io ti rispondo che non è la stessa cosa, fidati! Quando si appoggiano le mani per massaggiare, la prima cosa che succede è che la cute del cliente comunica attraverso il calore, il colore, la consistenza e le tue mani devono essere in grado di tradurre, i segreti che ti vuole confidare. Può volerti dire, che quella persona ha perso molti chili, oppure che non mangia correttamente, che non beve a sufficienza, che nel suo corpo è in atto un’ infiammazione; come vedi dal contatto con la pelle si possono scoprire moltissime informazioni, molte di più di quelle che il cliente è disposto a confidarti.
Per me è stata una meravigliosa scoperta, quando ho iniziato non avrei mai detto che mi sarebbe potuto piacere così tanto e invece mi sono dovuta ricredere.
Spero che queste mie parole ti abbiano fatto sorgere un pizzico di curiosità, domande a sufficienza e quel che basta di pazzia per decidere di rimboccarti le maniche e provare a dare una svolta alla tua vita.
Per me è stato così!
Un consiglio? Se sei curioso ma, non sai se potrebbe piacerti oppure non sai se sei portato per il massaggio, prova.
Comincia con un corso di massaggio base e se poi dovesse piacerti, vai avanti.
Potresti:
A) Scoprire un mondo nuovo
B) Avere i mezzi per regalare una coccola ai tuoi clienti (distinguiti dal resto del mondo)
C) Perché no, avere un’alternativa lavorativa
Quindi, quando finirai di leggere questo mio scritto, vai nella sezione corsi, controlla quale corso è più comodo per te e provaci, sicuramente sarà un’esperienza che ti lascerà qualcosa di meraviglioso, un bel massaggio!
In bocca al lupo qualsiasi cosa tu decida di fare.