Per chi pratica sport in modo regolare, spesso si pone il problema di tutelare uno degli arti principalmente utilizzati, ovvero il piede, il quale diventa punto di scarico di tutto il peso del corpo, ad ogni movimento.
Che tu sia un esperto del pacifico lancio del peso, praticante o allenatore di body building oppure uno scattante corridore… utilizzerai comunque delle scarpe sportive appositamente pensate per la tua attività fisica. Che sarà correlata, per tutto il tempo del training, ad un continuo sforzo del piede e ad una sollecitazione sulla pianta, sulle caviglie e su tutta la muscolatura dell’estremità.
Spesso ci si domanda se siano necessari dei plantari sportivi su misura, che allevino le condizioni dei piedi durante il fitness, la corsa o altre attività di allenamento. La risposta? Dipende da diversi fattori.
Il ruolo del plantare nello sport
Il continuo movimento del piede nell’attività di training sportivo, lo mette al centro di sollecitazioni meccaniche e posturali importanti. Situazioni che necessitano di soluzioni per la correzione dell’appoggio plantare o di adattamento alle diverse fasi di sollecitazione.
Al di là delle condizioni in cui è necessario un plantare per dovuta patologia o disturbo, come nel caso ad esempio della fascite plantare, questo accessorio può essere utile in fase di prevenzione; sia per mantenere una corretta postura della struttura muscolo-scheletrica, sia per evitare delle eccessive pressioni sull’arco plantare, che potrebbero causare dei dolori al piede a lungo andare.
Chi utilizza delle calzature sportive senza plantari per poche ore a settimana, potrebbe trovare superfluo l’utilizzo di un supporto specifico, ma per chi pratica molte ore di sport, magari ogni giorno, è d’importanza fondamentale migliorare l’appoggio del piede e, volendo, anche le prestazioni.
L’appoggio del piede nei diversi tipi di sport
Sono stati citati diversi sport all’inizio dell’articolo, proprio per evidenziare uno scollamento tra diverse discipline, che coinvolgono il piede in modo differente durante l’attività e i gesti atletici.
In generale, si suddividono i training in base a due gruppi: gli sport in cui il piede appoggia in una specifica calzatura e quelli in cui il piede è movimentato nudo, senza scarpe sportive – come per lotta, judo, arti marziali, etc.
Se nel primo caso risulta possibilità adoperare calzature adeguate e plantari pensati per ogni esigenza, nel secondo caso i piedi possono subire dei traumi che vanno prevenuti con adeguata ginnastica, per aumentare la mobilità degli arti inferiori.
Inoltre, diversi sport presuppongono un’attività ridotta di movimento, mentre la maggior parte sono incentrati sulla corsa o il carico sugli arti inferiori. Dalla danza al salto, l’allenamento di aerobica, gli sport di squadra e così via, in molti allenamenti il trainer impone un lavoro sul piede molto dinamico.
Esistono, tuttavia, all’interno di tali discipline sportive, anche alcune attività che sollecitano il piede in modo “anomalo” ovvero facendolo agire in modo differente, come un sistema di congiunzione tra il corpo e l’accessorio dedicato alla disciplina sportiva. Si tratta del ciclismo, l’equitazione, il canottaggio, il motociclismo, e altri sport in cui è fondamentale l’apporto del piede per lo svolgimento del rapporto corpo-attrezzo.
In ogni caso, i plantari possono fornire un ottimo sollievo, in circostanze dove le sollecitazioni potrebbero essere eccessive, se non calibrate.
La funzione del plantare nelle calzature sportive
I benefici del plantare sportivo, partono dall’apporto di correzioni contro le posture scorrette, per arrivare alla possibilità di migliorare l’appoggio plantare, in varie fasi di allenamento.
Diverse posture nello sport possono essere mantenute per un tempo eccessivo sotto carichi di peso elevati, come nel sollevamento pesi, causando infiammazioni o degenerazioni delle strutture articolari. Per questo la funzione del plantare può essere quella di mantenere la corretta posizione e stabilità del piede, caviglia e articolazioni correlate
In altri casi, il plantare può fungere da “menisco” tra piede e calzatura: ovvero, come una superficie che tra i due archi, quello plantare e quello della scarpa, possa inserirsi per creare un supporto, in grado di alleviare gli urti e mantenere il giusto equilibrio nello sforzo.
I materiali
Anche in questo caso ci sono dei distinguo da fare, tra i differenti tipi di sostanze che possono essere utilizzate per realizzare dei plantari sportivi. Sicuramente, dovranno essere materiali traspiranti, per consentire al piede di respirare durante la forte sudorazione che l’attività di allenamento comporta.
Spesso si utilizzano materie prime di derivazione naturale, che non siano fonte di reazioni allergiche, come il cuoio naturale oppure il sughero. In alternativa, un materiale anallergico e traspirante è il lattice, utilizzato nei plantari anche per la sua capacità di trattenere la forma iniziale “in memoria”. Come i celebri materassi “memory foam”, anche i plantari sono in grado di tornare allo spessore originale, nonostante la pressione esercitata da tutto il peso del corpo, tenendo comunque presenti le forme del piede per un maggiore comfort.
I materiali termo-formabili o innovativi, invece, consentono di racchiudere in pochi millimetri di spessore, dei plantari ad alta tecnologia in grado di assorbire e disperdere le onde d’urto, prodotte durante salti e movimenti – proteggendo le articolazioni da lesioni dolorose.
Patologie e plantari sportivi
Un altro campo di applicazione dei plantari, arriva nelle circostanze in cui si possono manifestare oppure acuire dei disturbi a carico del piede, che andranno curati con adeguate fisioterapie, plantari ortopedici e medicinali specifici.
Di solito, per sportivi o non sportivi, tendono a manifestarsi patologie come: talloniti, fasciti plantari, tendiniti, tendiniti achillee, callosità, deformità da artrite o artrosi, riduzione della superficie di appoggio, varismo del calcagno, pronazione dell’avampiede, griffe delle dita, metatarsalgia dell’avampiede.
Per la prevenzione di tali problematiche, ovviamente è importante un lavoro di attenzione alla propria attività sportiva e alle calzature indossate; nella fase in cui si possano iniziare a manifestare dei sintomi di dolore al piede, è bene recarsi subito da uno specialista podologo oppure ortopedico, per valutare quali siano le indicazioni da prendere per una cura tempestiva.