La purificazione è per la medicina ayurvedica uno degli strumenti più efficaci per la propria salute.
L’ayurveda considera gli organi di senso come fondamentali canali di comunicazione tra l’essere umano e il mondo esterno, e offre grande spazio alle procedure per purificare il corpo, sia internamente, che esteriormente, con la pratica del massaggio ayurvedico.
Le principali tecniche di purificazione nella medicina ayurvedica
Due sono le principali terapie della purificazione: il Purvakarma (programma di purificazione esterna) e il Panchakarma (programma di purificazione interna).
Il Purvakarma consiste in diverse tecniche, che comprendono anche quella del massaggio. Le fasi del Purvakarma sono: snehana (oleazione del corpo con olii e ghee medicati), abhyanga (massaggio con olii), swedhana (terapia della sudorazione), dhara e vasti (bagno con di oli e decotti).
Attraverso il procedimento del Purvakarma, è possibile ripulire l’organismo dalle tossine, eliminare i Dosha in eccesso e aprire gli Srota, ovvero 13 canali di distribuzione che attraversano il corpo. Questo ha un effetto curativo nei casi di congestione dell’organismo, dovuta a una cattiva digestione ed errati stili di vita.
La pulizia degli Srota fa sì che arrivi maggior nutrimento ai tessuti, anche quelli più in profondità, e che i prodotti di scarto siano facilmente e naturalmente eliminati dal corpo, per evitarne l’accumulo, nocivo per l’equilibrio dell’organismo.
La purificazione attraverso il massaggio ayurvedico
Il massaggio ayurvedico è tra i metodi ayurvedici uno dei migliori per il corretto funzionamento dell’organismo e per la sua purificazione. Ancora oggi le manipolazioni ayurvediche sono praticate quotidianamente da tutti gli indiani, perché l’Ayurveda considera il massaggio una tecnica essenziale per mantenere un aspetto giovane.
Attraverso rapidi e profondi passaggi delle mani, si attiva la circolazione dei fluidi vitali e si eliminano i materiali di scarto, purificando così il corpo e la mente. Questo crea un flusso emozionale positivo che eleva lo spirito.
Il massaggio ayurvedico armonizza tutti i dosha e per questo è adatto a tutte le tipologie costituzionali (prevalenza Vata, prevalenza Pitta e prevalenza Kapha).
Poiché il massaggio è accompagnato dall’uso di olio ed è fatto da movimenti armonici che creano calore, la sua azione agisce principalmente sul dosha Vata. L’equilibrio del Vata armonizza anche i dosha Pitta e Kapha: attraverso la forza del movimento dell’Aria del Vata, si alimenta il Fuoco di Pitta, che fa fluire l’Acqua di Kapha.
Le terapie di massaggio ayurvedico si distinguono in due gruppi: Apatarpana, terapia di drenaggio, e Santarpana, terapia nutritiva. Ma esistono moltissime altre tecniche in cui si usano strumenti diversi e olii specifici. Per un effetto specifico su ciascun dosha, infatti, vengono utilizzati diversi tipi di oli e essenze.
Vediamo quali sono le principali tecniche di massaggio ayurvedico per la purificazione del corpo.
Massaggio ayurvedico: la pratica dello Snehana
Snehana è la pratica terapeutica di ungere e lubrificare il corpo esternamente (Bahya Snehana) o internamente (Abhyantara Snehana). La parola Snehana deriva dalla radice “Snih”, che significa “aderire, avvolgere”, ma anche “voler bene, provare amore, sentire affetto”.
Gli oli utilizzati nella Snehana possono essere i classici oli vegetali, spremuti a freddo e puri al 100%, o gli oli medicati, erbe terapeutiche disciolte in sostanze oleose tramite un lungo processo.
Nella pratica dello Snehana, la funzione dell’olio, oltre all’effetto terapeutico specifico, è anche quella di innescare nell’organismo l’attività necessaria per lo scollamento e successiva eliminazione delle tossine. Le tossine più pericolose sono quelli lipofile, cioè che aderiscono alle membrane lipidiche dei tessuti alterandone le funzionalità. Applicare oli, sia a livello interno, sia a livello esterno, fa sì che intervenga un mezzo lipidico in grado di assorbire le tossine e favorirne l’eliminazione.
Massaggio ayurvedico: la pratica dell’Abhyanga
L’Abhyanga è un massaggio che coinvolge l’intero corpo. Questo tipo di massaggio ha un forte effetto disintossicante e coadiuvante della circolazione sanguigna. Durante il massaggio, il corpo è attivamente stimolato in un processo di eliminazione delle scorie e contemporaneamente i tessuti sono profondamente nutriti dal sangue. È infatti un trattamento molto efficace contro la cellulite.
Nel massaggio Abhyanga, il paziente è steso su un lettino basso, oppure a terra sopra una stuoia. L’operatore friziona il corpo del paziente con le mani e scuote alcune parti del corpo con i piedi. La manualità con cui si effettuano i movimenti deve essere diversa a seconda del dosha.
Si utilizzano oli tiepidi arricchiti con essenze aromatiche scelti in base allo specifico dosha che è necessario riequilibrare. Per il Vata si usa olio di sesamo o di mandorle, che riscaldano e lubrificano le articolazioni (la pelle Vata tende al freddo). Per Pitta, l’olio di cocco, che abbassa la temperatura (la pelle Pitta è calda). Per Kapha, infine, la polvere di calamo, che riequilibra questo dosha (la pelle Kapha è generalmente grassa e l’uso di olio aumenterebbe invece di diminuirla).
Nonostante i dosha siano solo tre, ogni persona, intesa come un organismo complesso in cui mente e corpo sono una cosa sola, è unica per emozioni, tensioni e esigenze specifiche che il massaggiatore deve percepire. Per questo nessun massaggio sarà uguale a un altro.
Vediamo quali sono i benefici del massaggio Abhyanga:
- Aiuta il rilassamento
- Nutre la pelle
- Lubrifica le articolazioni
- Allevia i dolori muscolari
- Dona lucentezza ai capelli
- Riequilibra l’intestino
L’Abhyanga può anche essere un automassaggio che ciascuno di noi può fare quando ne sente necessità, per riportare equilibrio nel corpo. Si comincia dalla testa fino ad arrivare ai piedi, nutrendo il corpo attraverso la pelle con movimenti profondi e abbondanti quantità di olio.
Come si effettua un auto massaggio Abhyanga a casa in 10 step
- Per cominciare, si deve mettere a riscaldare l’olio, immergendo il contenitore in acqua calda.
- Si consiglia di effettuare il massaggio ayurvedico in bagno, direttamente nella doccia o sul bordo della vasca, per evitare di sporcare intorno – attenzione alla sicurezza nelle parti scivolose.
- Mettere una buona dose di olio o polvere sul cuoio capelluto e massaggiare la testa con la punta delle dita per alcuni minuti, con movimenti circolari. Passare poi alle orecchie.
- Applicare l’olio sull’intero corpo, dall’alto verso il basso e dalle estremità verso il centro.
- Soffermarsi sull’intestino, seguendone la curvatura naturale in senso orario.
- Passare olio sui piedi, massaggiandoli uno alla volta.
- Sedersi comodi su un asciugamano per alcuni minuti, per far penetrare bene l’olio attraverso i pori.
- Con acqua tiepida risciacquare il corpo.
- Avvolgere il corpo in un asciugamano.
- Coprire i piedi e riposare a letto per 15 o 20 minuti, per dare tempo al corpo di assorbire gli effetti benefici del massaggio.