Una famosa frase ricorre in molte promozioni di prodotti e trattamenti dedicati a combattere gli inestetismi della cellulite, ed è quella che recita “risultati immediati”.
Ma, in realtà, i risultati dovrebbero essere, più che altro, duraturi! Perché un trattamento tramite massaggio anticellulite, deve non solo sbloccare una situazione di ristagno dei liquidi, ma cercare di mantenere al meglio lo stato di benessere senza ritenzione idrica critica.
Per fare questo, è necessario agire con degli appositi massaggi linfodrenanti, i quali stimolano la circolazione linfatica e la rimozione delle scorie metaboliche.
Il massaggio linfodrenante anticellulite
Chi si specializza, dopo i corsi di massaggio base, nel massaggio anticellulite, sicuramente opta per un percorso di studio e pratica sui massaggi linfodrenanti, che devono essere effettuati in modo costante, per avere dei primi risultati e poi per il mantenimento.
Si tratta di un massaggio che favorisce il drenaggio dei liquidi, quindi il loro scorrimento nel caso ci fosse un ristagno nei tessuti, tramite uno stimolo alla micro-circolazione del sangue e alla circolazione linfatica.
Il linfodrenaggio tramite massaggio, inoltre, elimina le tossine che ristagnano anch’esse nei tessuti, rendendo la pelle più luminosa e ricompattandola.
Si andrà, così, ad attenuare il problema della pelle a buccia d’arancia, rendendo il corpo più snello e modellato.
Si agisce sulle stazioni linfatiche o linfonodi, che sono presenti nel corpo, tra cui le principali sono quelle ascellari, inguinali e la stazione terminus.
Il linfonodo terminus è situato alla base del collo, proprio nel punto in cui le arterie del braccio e del collo si uniscono, e su cui è possibile agire per agevolare la circolazione linfatica della parte superiore del corpo, mentre il linfonodo inguinale viene stimolato per la vascolarizzazione della parte inferiore.
Si lavora per consentire il passaggio della linfa ed evitare il ristagno dei liquidi anche tramite il massaggio linfodrenante sui linfonodi del ginocchio (parte posteriore), dell’addome, della schiena e del torace. Il lavoro di linfodrenaggio andrà a lavorare anche in un ottica estetica, se si rispettano al meglio le procedure del massaggio anticellulite.
Si parte con l’apertura dei linfonodi del collo, in modo da permettere alla linfa depurata di rientrare, poi si segue il flusso verso le ascelle, ripristinando la circolazione linfatica del braccio, e poi si avvia il massaggio alle stazioni inguinali, scendendo fino alla stimolazione del polpaccio, con pressioni poi sulla schiena, per far risalire la linfa verso il terminus.
Quante sedute di massaggio anticellulite linfodrenante effettuare a settimana?
Molti esperti del settore massaggi e trattamenti estetici, consigliano di eseguire un massaggio anticellulite almeno 2 volte a settimana, per un periodo che duri almeno 2 mesi.
È fondamentale affidarsi a massaggiatori o massaggiatrici esperti di massaggi linfodrenanti, per predisporre un programma mirato a seconda delle necessità. Ovviamente, il numero delle sedute varia in base alla gravità della situazione legata alla presenza della cellulite, e alla possibilità che la ritenzione idrica venga “sconfitta” tramite un programma intenso e mirato di massaggi linfodrenanti.
Spesso si consiglia un trattamento d’urto con il massaggio anticellulite di 10 sedute, quindi meno dei due mesi citati, ma con una seconda fase di altre 6 sedute circa di mantenimento.
Dopo di che, si dovrebbe pensare ad un massaggio ogni 10 o 15 giorni per almeno un anno, quindi 2-3 al mese, pensando di investire tempo e risorse in un trattamento anticellulite a lungo termine. Come supporto si può pensare anche a dei percorsi di idromassaggio o fanghi freddi, a base sulfurea e salsobromoiodica.
La durata del massaggio deve essere di circa 45 minuti, e va seguito parallelamente con una dieta, un regime dimagrante ma mirato in funzione anticellulite. Si possono anche utilizzare, in tal senso, sostanze naturali con proprietà drenanti come la centella, il rusco e l’ippocastano, che possiedono anche caratteristiche depurative per l’organismo.
Il mantenimento degli effetti del massaggio anticellulite
per evitare che il problema della ritenzione idrica e dell’accumulo di cellulite si ripresenti, è importante predisporre un programma di mantenimento, che eviti di disperdere tutti gli sforzi e gli investimenti fatti.
I massaggi possono essere eseguiti come abbiamo visto in modo costante, per circa 2-3 volte al mese, ma vanno intensificati in alcuni periodi, per fornire al corpo delle “scosse”, che evitino dei cicli ravvicinati di massaggio anticellulite come quello della prima fase.
L’azione anticellulite del massaggio linfodrenante
Il trattamento che contrasta gli inestetismi della cellulite, lavora modellando la cellulite stessa, rendendo così la forma più snella lì dove si presenta l’inestetismo.
Agisce mediante movimenti delicati che partono con lo sfioramento, continuano con frizione e impastamento, per poi passare ad un livello maggiore di profondità dei tessuti.
Si esegue un massaggio connettivale in cui la pressione delle mani è intensa e si arriva fino ai tessuti connettivi, dove si pratica la digitopressione con indice e pollice, per scuotere la cute e stimolarne i tessuti.
In questa fase il massaggio può essere doloroso, per la presenza della cellulite, ma avrà dei benefici effetti emolinfatici, sulla circolazione di linfa e sangue, in particolare sulla micro-circolazione delle parti soggette alla formazione della cellulite.
Chi pratica il massaggio anticellulite che funziona deve presentare un verso dal basso verso l’alto. Si parte, in genere, dalle caviglie fino all’inguine e ai glutei, arrivando fino all’addome.
La parte in cui si friziona, consente una micro-vibrazione che scuote i tessuti, mentre nell’impastamento i polpastrelli la pressione delle dita crea il suo effetto benefico sulla microcircolazione.
Il massaggio rilassante e linfodrenante, è in ogni caso un toccasana anche per la muscolatura, dato che si va a manipolare la parte delle fibre, quindi tonifica oltre a diminuire la ritenzione idrica e il senso di pesantezza agli arti inferiori.
Spesso viene utilizzato il massaggio linfodrenante anche per i muscoli facciali, eliminando il gonfiore dal viso, che spesso la mattina presto si propone allo specchio!