Le antiche popolazioni orientali, in particolar modo quella cinese e indiana, hanno da sempre utilizzato le tecniche di riflessologia della mano e del piede per combattere gli stati di malessere psico-fisici che tormentavano i cacciatori o i lavoratori della terra. Il forte legame, che gli abitanti di quelle zone avevano con la natura ed i paesaggi che li circondavano, permise loro di sviluppare una profonda capacità di avvertire l’energia che scorreva all’interno degli esseri viventi. In particolar modo, alcune persone erano capaci non solo di percepire questa essenza scorrere all’interno dei nostri corpi ma, bensì, anche di controllarla.
È così che nacquero le tecniche di manipolazione palmare e plantare, ovvero dalla convinzione che si potesse interagire con i canali energetici e gli organi del nostro corpo tramite la stimolazione di alcuni punti specifici delle mani e dei piedi. Gli antichi praticanti della riflessologia della mano e del piede erano sicuri che si potesse combattere ed estinguere problematiche fisiche e mentali come lo stress, l’ansia, le tensioni muscolari, gli squilibri corporali.
Perché utilizzare la riflessologia della mano
La riflessologia è un’antica tecnica della medicina tradizionale orientale. Essa si basa sulla stimolazione di determinate parti del corpo che prendono il nome di “punti riflessi”. Questo termine sta a indicare zone precise, e spesso piccole, presenti sulla superficie del nostro corpo le quali, se stimolate con movimenti come pressioni, tocchi e pizzichi, possono avere un effetto sull’organo ad esse collegate.
La riflessologia della mano o palmare, esattamente come quella plantare, viene utilizzata tutt’oggi come metodo terapeutico alternativo appartenente alla categoria delle discipline olistiche. Sono molte le persone che, per volere o per impossibilità, non utilizzano farmaci. Gli effetti collaterali di quest’ultimi, seppur sia difficile che si presentino, possono infatti rivelarsi pericolosi e a volte letali.
Per questo motivo, in molti accorrono all’utilizzo della riflessologia della mano per affrontare le problematiche da cui sono afflitti.
Seppur non esistano studi medici che garantiscano l’assoluta efficacia di queste tecniche, sono in molte le persone che dicono di sentirsi meglio dopo una seduta di riflessologia palmare e, addirittura, che sostengono di essere guarite dopo essersi sottoposte a più massaggi di questo tipo.
In cosa consiste la riflessologia palmare
Come abbiamo già detto, la teoria alla base di questa pratica consiste nell’assunto che varie zone delle nostre mani siano collegate ai vari organi del corpo tramite i nervi presenti in esse, e che tramite la loro stimolazione si possano trarne benefici o guarire disturbi sia di natura fisica che psicologica.
Esistono varie vie di pensiero che separano i riflessologi attuali, i quali cercano di trovare una spiegazione al reale funzionamento di questa complicata tecnica. Alcune delle teorie più diffuse ed apprezzate sono:
- La teoria della stimolazione dei nervi
- La teoria del controllo ormonale
- La teoria della depurazione linfatica
Il primo caso si riferisce esattamente alla teoria di cui abbiamo parlato nel corso di questo articolo, nonché una delle più diffuse ed apprezzate dagli utilizzatori della riflessologia della mano. Seppur non ci siano i fondamenti medici a supporto di questa tecnica, i suoi utilizzatori sostengono l’esistenza di un collegamento presente tra i nervi del palmo della mano e i vari organi, tra i quali, in particolare, il cervello. Il miglioramento di queste comunicazioni nervose comporta anche un miglioramento dei sintomi e delle condizioni dell’organo malato.
Nel secondo caso, invece, viene sostenuta l’ipotesi che determinate tipologie di ormoni vengano fatte produrre dal cervello come se fosse una “medicina”. Ciò sarebbe possibile poiché il cervello può comandare la produzione di specifici ormoni, essendo a capo di alcune ghiandole ormonali, come la serotonina e l’endorfina, responsabili rispettivamente delle sensazioni di piacere/di buon’umore e di eccitazione.
L’ultimo caso, quello della depurazione linfatica, ha come fulcro il funzionamento del sistema linfatico. Esso ha, tra i suoi vari compiti, anche quello di espellere sostanze tossiche e di scarto dal nostro corpo. Una tecnica di massaggio che si basa proprio su questa teoria è quella del massaggio linfodrenante. Come nelle prime due correnti di pensiero, anche qui la stimolazione di alcune zone della mano ha un effetto positivo e “velocizzante” sul lavoro di drenaggio linfatico.
Che benefici dà la riflessologia della mano?
Oltre agli interventi sugli specifici organi del nostro corpo, di cui abbiamo discusso nel corso di questo articolo, la riflessologia della mano può conferire sollievo ed aiutarti a far passare anche disturbi di natura meno pericolosa.
Ad esempio, una delle problematiche maggiormente diffuse, e che questa disciplina è capace di combattere, è la stitichezza causata da periodi di stress. Una psiche poco rilassata e per nulla tranquilla causa spesso fastidi intestinali, i quali sconvolgono il normale processo di digestione ed espulsione del cibo. In questo caso, semplicemente agendo sul punto connesso all’intestino crasso, situato tra il pollice e l’indice, gran parte di chi si sottopone a questa manovra dichiara di avvertire un netto miglioramento negli immediati giorni successivi.
Il mal di testa è un altro dei maggiori fastidi che colpisce gran parte della popolazione mondiale. Le cause della sua comparsa sono molte, da una prolungata esposizione a basse temperature, la quale causa una vasocostrizione dei capillari che circondano la scatola cranica, a un uso eccessivo di dispositivi elettronici come computer e telefonini. Anche in questo caso, la riflessologia della mano riesce ad intervenire e a rilassare le nervature collegate alla testa, evitando, così, l’assunzione di farmaci.
Anche i dolori articolari, spesso causati da una cattiva postura o da un eccessivo sforzo fisico, possono essere alleviati allo stesso modo. Trovando il corretto punto collegato a quelle zone, sarà facile combattere l’infiammazione e far passare il dolore.