La riflessologia facciale vietnamita è un massaggio che sfrutta punti specifici sul viso per intervenire su organi e apparati. Il Dien Chan, questa la denominazione originale del metodo, è stato inventato in Vietnam agli inizi degli anni ’80 dal Prof. Dr. Bui Quoc Chau, un medico agopuntore.
Gli interventi sul viso del paziente erano già noti in Cina e in Giappone più di 5000 anni fa. L’intuizione del Prof. Chau fu che il volto è la sede primaria della nostra identità. Le nostre espressioni sono uniche e sono lo specchio del nostro carattere, e inoltre sul volto sono anche scritte le nostre abitudini, la forma fisica, lo stato di salute. La riflessologia facciale è una tecnica in grado di rafforzare le difese naturali e risvegliare la nostra energia personale tramite la stimolazione dei punti sul viso.
Si tratta di una tecnica multi riflessologica perché consiste nel stimolare i punti riflessi sia sul viso che sul corpo. Nel suo ambito di riferimento la tecnica è detta “cibernetica”, perché la stimolazione dei punti sul viso genera veri e propri stimoli elettrolitici al cervello, che così si attiva e invia i comandi idonei per riequilibrare l’organismo.
Il metodo, il cui nome per esteso è Dien Chan – Dieu Khien Lieu Phap, trae i suoi fondamenti da antichissime discipline: le medicine orientali e occidentali, ma anche l’agopuntura, la digitopressione, le grandi correnti filosofiche (Tao The Ching – Lao Tzu, Confucianesimo, Buddhismo, il monismo, il relativismo) e infine la cultura vietnamita.
La riflessologia facciale vietnamita viene oggi usata in varie parti del mondo con buoni risultati, con più di 100 attrezzi diversi, e mappature dettagliate che si adattano a qualsiasi tipo di esigenza e persona.
I principi fondamentali della riflessologia facciale vietnamita
Le teorie alla base della riflessologia facciale vietnamita Dien Chan sono state formulate nel tempo e si ispirano all’approccio olistico proprio delle discipline e filosofie testate dall’esperienza di millenni: la riflessologia, il concetto di similitudine di forma, la teoria dei punti riflessi e sensibili, Yin e Yang, il principio delle parti corrispondenti e quello della localizzazione.
I principi fondamentali sono tre:
- Conforme al concetto di unicità secondo la filosofia buddista, il corpo è un piccolo microcosmo nel macrocosmo, l’uno nel tutto, il tutto nell’uno.
- L’organismo umano è in grado di autoregolarsi e ogni disturbo deriva da uno squilibrio energetico, pertanto ciò che va ristabilito è l’equilibrio generale.
- Tutto dipende dalla persona, dal momento, dal suo stato attuale dello Yin e dello Yang, e questo vale sempre, secondo il principio del TUI, che appunto significa “dipende”. Nell’ambito della cura, per ogni caso specifico esistono tanti modi per affrontare un disturbo, tutto è relativo alla prospettiva dalla quale si osserva.
Il corpo umano è un insieme assai complesso dove ogni parte è collegata alle altre. Lo stimolo su una zona del viso rappresenta un segnale che viene trasmesso tramite il sistema nervoso e provoca una reazione in un altro punto del corpo, per esempio una contrazione o decontrazione muscolare, una vaso-costrizione o vaso-dilatazione, o un’azione a livello ormonale.
La riflessologia facciale vietnamita considera circa 600 punti riflessi sul viso, localizzati e numerati. Nella maggior parte dei casi è sufficiente stimolare da 2 a 5 punti, ed è possibile la risoluzione di molti disturbi, anche solo con una seduta.
Le mappe sul volto secondo la riflessologia facciale vietnamita
Il corpo umano è percorso da un vero e proprio sentiero riflessologico, in varie grandezze e proporzioni. Ogni parte del corpo riflette l’insieme dell’organismo e per ogni organo corrisponde un punto riflesso in un’area della pelle. Sul volto e sulla testa sono state individuate delle mappe, dove è rappresentato tutto il corpo umano e dove si trovano i punti riflessi per curare tutti i dolori. La stimolazione rilassa il sistema nervoso e permette alle energie vitali di fluire liberamente, portando alla guarigione.
Per gli arti e le porzioni esterne del corpo sul volto abbiamo queste posizioni:
- La testa si trova sopra il naso. La radice di questo è la cervicale;
- Le spalle e le braccia si distendono lungo le sopracciglia. Sulle tempie troviamo le mani;
- Le natiche e il bacino sono in corrispondenza delle narici;
- La spina dorsale che si innalza dal bacino, viene rappresentata dalla lunghezza del naso stesso;
- Le cosce e le gambe si trovano ai lati della bocca, con le ginocchia ai lati delle labbra;
- I piedi si riuniscono a livello del mento.
Gli organi interni, invece, sul volto trovano la loro collocazione nei seguenti punti:
- Cuore e arteria polmonare: dalla radice del naso alla sua base.
- Polmoni: dalle sopracciglia agli zigomi;
- Fegato: alla base dello zigomo a destra;
- Stomaco: alla base dello zigomo a sinistra e sotto il naso;
- Fegato: a sinistra della narice;
- Cistifellea: a destra verso la base del naso;
- Reni e ghiandole surrenali: su entrambi i lati della bocca;
- Colon ascendente: dal lato destro del mento e sotto il labbro inferiore;
- Colon traverso: tra il labbro superiore e il naso;
- Colon discendente: a sinistra verso la punta del mento;
- Pancreas: a metà tra la base del naso e il labbro superiore;
- Utero e ovaie: dalla parte superiore del mento al bordo inferiore;
- Vescica e retto: sul bordo inferiore del mento.
A differenza dell’agopuntura, in cui si usano gli aghi, il Dien Chan si serve di diversi strumenti come bastoncini dalla punta arrotondata oppure il semplice tocco delle dita. Inoltre si possono usare vari strumenti più improvvisati, come la punta arrotondata del retro di una biro o di una matita.
Esistono tuttavia strumenti originali per il Dien Chan che hanno un’azione meccanica sulla pelle. Sono stati creati ad hoc e servono principalmente per regolarizzare il sistema circolatorio e il sistema nervoso periferico e stimolare la secrezione dei liquidi linfatici, rafforzando così il sistema immunitario. Questi possono essere classificati in due gruppi: Strumenti Yin e Strumenti Yang. Le tecniche originali si possono imparare seguendo un corso di massaggio riconosciuto.
Gli effetti benefici della riflessologia facciale vietnamita
La stimolazione ha vari effetti, tra cui: antistress, riequilibrio generale, disintossicazione (in particolare purificazione di reni, pelle e polmoni, sistema digerente), tonificazione.
La riflessologia facciale vietnamita viene spesso utilizzata come azione di supporto alle terapie tradizionali ed è un ottimo analgesico e curativo per disturbi comuni, quali mal di testa, sinusite, dolore cervicale, coliche, dolori mestruali. Grazie alla micro stimolazione, si ottiene una maggiore elasticità della pelle e i segni dell’invecchiamento sono ridotti.
Nei casi di disturbi come ansia, attacchi di panico, cellulite, ritenzione idrica e gonfiore alle gambe, difficoltà digestive e problemi respiratori, il massaggio riflessologico sul viso può essere di grande aiuto.
La riflessologia facciale vietnamita può essere utilizzata come tecnica preventiva di base, con un semplice trattamento quotidiano di pochi minuti. È anche efficace, affiancata alle terapie tradizionali, in ambito traumatologico e può essere un supporto da valutare seriamente nel campo delle patologie degenerative.